Essere figli è una caratteristica imprescindibile all’esistenza umana. Nasciamo da altri, da cui ereditiamo un’origine e da cui impariamo a vivere procedendo per modelli imitativi, proprio come alcuni animali. I figli degli esseri umani però, a un certo punto della loro vita, devono liberarsi da ciò che gli altri, esplicitamente o segretamente, avevano in piano per loro.
Se questo riscatto non avvenisse, la vita di chi nasce si consumerebbe nell’affanno cieco di dover rientrare in un disegno, invasivo o latente, che non gli è mai appartenuto.
concept Dewey Dell
coreografia Teodora Castellucci
con Ivan Björn Ekemark, Dylan Guzowski, Layton Lachman
musica originale Demetrio Castellucci
disegno e realizzazione costumi Guoda Jaruševičiūte
direzione tecnica, disegno luci, realizzazione oggetti di scena Vito Matera
scena Transforma
realizzazione della scena Ben Clark
scultura Matteo Lucca, Human, pane con trattamento di consolidamento
video e grafica Clio Casadei con Riccardo Gambi
disegno maschere Studio A – Thom Roberts “Grey Face” 2019-20; “Red Face” 2019-20
produzione, assistenza alla coreografia Agata Castellucci
gestione e amministrazione del progetto Raquel Moreira
documentazione video Ilaria di Carlo con Ethan Folk e John Nguyen progetto finanziato da Hauptstadtkulturfonds (German Cultural Capital Fund)
coproduzione Tanzfabrik Berlin
col sostegno di Regierender Bьrgermeister von Berlin – Senatskanzlei – Kulturelle Angelegenheiten), Dewey Dell, Triennale Milano Teatro