CollettivO CineticO è stato fondato nel 2007 dalla coreografa Francesca Pennini ed è oggi una rete mobile di oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse.
Focus principale della ricerca è la discussione sulla natura dell’evento performativo e sul rapporto con lo spettatore, tramite formati e dispositivi al contempo ludici e rigorosi che si muovono negli interstizi tra danza, teatro e arti visive.
La compagnia è residente a Ferrara e ad oggi ha prodotto 59 creazioni ricevendo numerosi premi tra cui: Premio GD’A 2008; Premio Rete Critica come Migliore Artista Italiano 2014; Premio Jurislav Korenić/Migliore Giovane Regista - MESS Festival Sarajevo 2014; Premio Danza&Danza 2015; Premio Hystrio 2016; Premio MESS / BE Festival - Birmingham 2016; Premio ANCT dei critici di teatro 2016; Premio UBU 2017 (Migliore Spettacolo di Danza) per “Sylphidarium”, Grand-Prix Golden Laurel Wreath Award come Migliore Spettacolo al 58° Festival MESS of Sarajevo 2018.
Quanto dura un minuto? Quali sono i limiti del corpo? Quanto può rallentare fino a toccare la più cosmica immobilità o perdere ogni definizione e trasformarsi in scia ultrarapida? How to destroy your dance è una sfida contro il tempo dai toni pulp e il gusto ludico. Un manuale per il boicottaggio di ogni decoro coreografico tra accelerazioni impossibili e slow motion estremi. Un gioco al massacro senza finzione e senza risparmio dove i danzatori diventano wrestlers della relatività e lo spettacolo è messo a nudo dalla ritualità intima della preparazione alla scena alla distruzione di ogni artificio formale.
Concept, regia, coreografia: Francesca Pennini
Drammaturgia, tecnica: Angelo Pedroni
Musica: Wolfgang Amadeus Mozart reloaded
Elaborazione sonora e ricomposizioni musicali: Simone Arganini
Organizzazione: Carmine Parise
Durata: 45 minuti
“Credo che il lavoro dovrebbe chiamarsi In a landscape: vorrei rubare questo titolo al brano omonimo di John Cage e vorrei anche utilizzarlo in scena. Credo che il brano possieda l’atmosfera giusta. Composto nel 1948, per piano o per arpa to sober and quiet the mind, thus rendering it susceptible to divine influences.
Con il Collettivo Cinetico ci siamo allenati ad una nuova pratica. Come nei miei altri lavori c’è sempre qualcosa di leggero e misterioso nell’ostinazione della ripetizione, qualcosa che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica e all’ostinazione dell’azione che stanno compiendo. Ma questa volta mi sembra di riuscire a vedere anche dell’altro. Mi sembrano delle figure tutte tese verso ciò che pare somigliare ad un sentimento di serena determinazione che tende ad una sparizione: un’estinzione volontaria del soggetto. Un atto d’amore estremo. La scelta di una dipartita definitiva. Ma ammetto che il mio sguardo non sia oggettivo.”
Alessandro Sciarroni
Coreografia e regia: Alessandro Sciarroni
Luci: Alessandro Sciarroni
Musica: John Cage, Stefano Sardi
Abiti: Ettore Lombardi
Durata: 35 minuti
Site specific parte della ricerca “Esercizi di pornografia vegetale”
concept e regia Francesca Pennini
La dimensione vegetale è criptata sotto la pelle degli abitanti della scena in uno slittamento di parametri, un radicale e silenzioso scivolamento del punto di vista, un fuori- fuoco dell’antropocentrismo, una gentile distorsione del patto contemplativo che sposta la fruizione di qualche diottria.
Suono e luce diventano soggetti fondamentali della chimica scenica in un rito percettivo di trasformazione dei corpi, un passaggio di stato della carne, mescolanza tra fasi di esistenza diverse.
Il suono viene trattato come se fosse materiale coreografico, secrezione corporea. Ecco qualcosa che inizia quando finisce. Che non si sa quando finisce. Che vive in ciò che non si sente e non si vede.
Tra sensi soggettivi e stimoli oggettivi la danza è un generatore di immobilità.
Un azzardo articolato per sfidare l’eternità, per far crescere il proprio albero aggrappato al dirupo.
produzione ColletivO CineticO
brainstorming drammaturgico Angelo Pedroni, Francesca Pennini
azione e creazione Simone Arganini, Teodora Grano, Carmine Parise, Angelo Pedroni
percussioni Riccardo Guidarini, Pietro Vicentini
tecnologia audio-video Simone Arganini
organizzazione Carmine Parise
con il sostegno di MIBACT, Regione Emilia-Romagna
ingresso a pagamento con acquisto online
Una ricerca sul contenuto dinamico dell'istante formale, sulla complessità coerente della percezione lampante, sulla struttura filtrante del feedback in linguaggi differenti. Un processo sintetico del movimento tramite una raccolta aleatoria di istanti.
O+< è un groviglio di impressioni retiniche, costante caduta, impossibilità pericolante o eccesso pericoloso della stasi. Continuamente mediato e tradotto ed inevitabilmente esplicito il corpo apre nella danza i paradossi sul senso dell'effimero. Si tratta di una performance modulare durante la quale gli artisti rielaborano e deteriorano di volta in volta le informazioni. Il writer acquisisce dei frame della danza tramite una specifica modalità del guardare e il movimento viene “taggato” con estrema velocità sulla superficie scenica. La danza è costruita e decostruita secondo norme di continua precarietà, che trovano un senso esclusivamente cinetico, irrimediabilmente dinamico. In questa caduta inarrestabile il performer si alimenta dei cinémi via via scritti nello spazio generando un circuito di feedback in cui gli istanti di movimento sono a loro volta recuperati in una sintesi non gerarchica che procede per deformazione e mutazione.
azione e creazione Francesca Pennini - danza, Andrea Amaducci - grafica live
produzione CollettivO CineticO
all'interno di A chi trema - antologia cinetica di tempi imperfetti
progetto a cura di Stagione Agorà, Festival Danza Urbana, Casa della Cultura Italo Calvino, Teatro Laura Betti
in collaborazione con ATER Fondazione - Circuito Regionale Multidisciplinare Emilia - Romagna
Manifesto Cannibale è uno strano organismo. Nasce da una riflessione sul mondo vegetale che chiama a rileggere la collocazione dell’umano, la consistenza del tempo, le forme della percezione e gli stati di pensiero. L’autrice, Francesca Pennini, affida la messa in scena a un sistema di comunicazione filtrato solo da indizi poetici: un’autrice fantasma che firma qualcosa che non conosce, che vive ai margini della scena a cui è concessa solo la visione di ciò che è immobile. Sul palco, il ciclo “Winterreise” di Franz Schubert accompagna il pubblico in un rito percettivo di trasformazione verso condizioni non esperibili da corpi umani, tra danze microscopiche, giochi pericolosi e geroglifici coreografici. Un invito ad uno sguardo tattile, ad un’immersione in silenzi ad alto volume.
movimento Emma Saba
movimento, organizzazione Carmine Parise
movimento, invenzioni tecnologiche, cura del suono Simone Arganini
movimento Teodora Grano
movimento, brainstorming, messa in scena Angelo Pedroni
regia, voce, testi Francesca Pennini
pianoforte, movimento Davide Finotti
scenografia, luci Alberto Favretto
playlist Spettatrici e Spettatori
voce Dietrich Fischer-Dieskau
musica Franz Schubert
co-produzione CollettivO CineticO, Fondazione Romaeuropa, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara
con il supporto di Fondazione I Teatri, Centrale Fies | Art Work Space e ATER Fondazione / Teatro Comunale Laura Betti
con il sostegno di Regione Emilia Romagna, MIC
Il progetto <age> ha lasciato un segno indelebile nel panorama teatrale, nella storia di CollettivO CineticO e nei ragazzi e nelle ragazze che hanno partecipato. A rivelarsi sul palcoscenico sono esemplari di giovani umani, tra i 15 e i 18 anni, a cavallo di quella soglia alchemica che è la maggiore età. Si raccontano, si definiscono senza mai finirsi, si cercano ad ogni passo maneggiando la materia iridescente della realtà. Entrano in scena senza sapere cosa accadrà ogni sera, senza sapere esattamente chi sono ma continuando a mettersi a fuoco e così facendo a mettere a fuoco noi, che li osserviamo come etologi appassionati e a nostra volta ci trasformiamo in adolescenti, in genitori, in noi stessi.
Ciò che emerge non è solo un incandescente ritratto di un campione di umanità, ma anche una cartina tornasole del presente, con le sue vertigini e le sue incrinature, le sue contraddizioni e la sua bruciante poesia. Per questo ci siamo promessi che l’avremmo rifatto ancora, dopo almeno dieci anni, in un mondo radicalmente cambiato.
Durata 75 minuti
regia e coreografia Francesca Pennini
drammaturgia Angelo Pedroni, Francesca Pennini
azione e creazione Nicola Cipriano, Piero Cocca, Francesco Gelli, Giulio Mano, Beatrice Monesi, Angelo Pedroni, Alice Ada Petrini, Nicole Raisa, Sofia Russo, Adele Verri
cura e organizzazione Matilde Buzzoni, Carmine Parise
co-produzione CollettivO CineticO, Fondazione Romaeuropa, Centrale Fies Art Work Space, Fondazione Sipario Toscana
con il supporto di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Ferrara Off Teatro, Fondazione Armunia
con il sostegno di L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale Centro di Residenza Emilia-Romagna
partner progetto Visioni ATER Fondazione, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Nazionale - focus CARNE, Festival Bonsai / Ferrara Off Teatro, Fondazione I Teatri, BMotion, Agorà Bologna
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna
vincitore di bando Ripensando Cage 2012 Premio Jurislav Korenić per la migliore regia al Festival Internazionale MESS di Sarajevo
foto Roberta Segata courtesy of Centrale Fies