Teatro Gioco Vita, con sede a Piacenza e diretto da Diego Maj, opera in diversi spazi teatrali come il Teatro San Matteo e il Comunale dei Filodrammatici, oltre a luoghi dedicati a laboratori e scambi culturali. Riconosciuto dal Ministero della Cultura come Teatro Stabile di Innovazione, ha sempre orientato la propria ricerca verso forme teatrali sperimentali, trovando nel teatro d’ombre un linguaggio espressivo unico.
Dopo una fase di esplorazione tecnica, la compagnia ha sviluppato uno stile capace di unire immagine, fantasia e suggestione, valorizzando le potenzialità poetiche dell’ombra. Numerosi spettacoli si ispirano a grandi miti e racconti epici come Gilgamesh (1982), L’Odissea (1983), Orlando Furioso (1991), ma anche a fiabe e storie fantastiche come Il barone di Münchausen (1978), C’è un ombrello in volo (1992), Peter tra il qua e il là (1993), Alice nel paese delle meraviglie (1997). La musica è spesso protagonista, come in Orfeo ed Euridice (1998) con musiche di Monteverdi, Gluck, Haydn e Stravinsky, o L’uccello di fuoco (1994), con figure di Enrico Baj. Tra le opere più recenti si ricordano El retablo de Maese Pedro (2001) di de Falla e Miracolo a Milano (2002), ispirato al film di Zavattini e De Sica.
La cifra stilistica inconfondibile di Teatro Gioco Vita ha dato vita a collaborazioni prestigiose con teatri e istituzioni internazionali: La Scala, La Fenice, l’Arena di Verona, il Piccolo Teatro di Milano, il Covent Garden di Londra, l’Institut International de la Marionnette in Francia. Tra gli artisti che hanno contribuito alla ricchezza visiva delle produzioni, spicca Lele Luzzati.
Un liberalupi è il contrario di un domatore: accoglie un lupo cresciuto in cattività e gli insegna a vivere di nuovo tra i boschi, a ululare, ad ascoltare il richiamo della foresta. Feo è una bambina ed è una liberalupi, proprio come la sua mamma, e da sempre vive tra boschi perennemente bianchi di neve. Non tutti però amano i lupi, e ancor meno chi li aiuta a tornare selvaggi. E così, quando la mamma viene incarcerata ingiustamente, Feo non ci sta, e corre a salvarla.
Uno spettacolo ispirato all’omonimo romanzo di Katherine Rundell, vincitore nel 2017 del Premio Hans Christian Andersen, il più prestigioso riconoscimento attribuito ai migliori libri per ragazzi. Un’avventura tra boschi innevati e lande ghiacciate, che ci parla di coraggio, di amicizia, di fiducia, di ragazzi e bambini che provano a cambiare le cose. Uno spettacolo per imparare ad ascoltare la natura, a conoscerla e a rispettarla.
Regia Marco Ferro
Adattamento teatrale Marco Ferro e Valeria Sacco
Ideazione ombre Marco Ferro e Nicoletta Garioni, con Valeria Barreca e Tiziano Ferrari.
Scene e disegni Nicoletta Garioni
Musiche Paolo Codognola
Disegno luci Anna Adorno
Sagome e oggetti Nicoletta Garioni e Federica Ferrari Costumi Erilù Ghidotti
Luci e fonica Rossella Corna
Teatro d’ombre e d’attore – durata 50′