Uno spettacolo potente, che esplora le rotte migratorie – umane e animali – con empatia e profondità, ponendoci di fronte alla realtà che tutti i popoli della Terra hanno una radice comune. Un invito a riconoscere e celebrare la diversità come la nostra più grande ricchezza e fonte di resilienza, superando le barriere mentali e fisiche che abbiamo eretto.
Un’esperienza inedita e immersiva che lascia spazio alla riflessione e alla scoperta, un ponte tra arte e scienza che mostra come queste due sfere possano unirsi per comunicare temi complessi in modo accessibile e coinvolgente. Uno spettacolo che testimonia il potere dell’arte di ispirare consapevolezza e cambiamento, portando lo spettatore a interrogarsi sul significato profondo della migrazione e sulla nostra connessione con il mondo naturale.
In un periodo storico cruciale, questo lavoro si propone come fonte di intrattenimento, divulgazione e ispirazione. Un invito a guardare al nostro passato migratorio comune per affrontare le sfide del presente e del futuro con una nuova prospettiva, fondata sulla connessione e sul rispetto reciproco tra tutte le forme di vita.
di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo
testi e voce narrante Telmo Pievani
direzione musicale, basso ed electronics Gianni Maroccolo
regia e light design Mariano De Tassis
voce Angela Baraldi
voce e chitarra Andrea Chimenti
tastiere, fisarmonica e piano Antonio Aiazzi
vibrafono e percussioni Simone Beneventi
voce, percussioni ed electronics Simone Filippi
illustrazioni Marco Cazzato
video in animazione Michele Bernardi
sound engineer Vladimir Jagodic
musiche di C.S.I., Philip Glass, Litfiba, Claudio Rocchi, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo, PGR & Franco Battiato