BCUC, l’acronimo di “Bantu Continued Uhuru Consciousness”, significa funk indigeno, consapevolezza hip-hop ed energia punk rock da Soweto, Sudafrica.
La band di sette elementi dalle umili origini ha incantato il pubblico, sia a livello locale che globale, con il suo funk indigeno e le sue performance ad alta energia, rendendola una delle esportazioni musicali di maggior successo del Sud Africa sui palchi dei maggiori festival internazionali, fino a vincere nel 2023 il prestigioso Womex Artist Award.
BCUC vedono la loro musica come una trance edonistica ma anche come un'arma di liberazione politica e spirituale, dando voce contemporanea alle tradizioni ancestrali dei popoli indigeni attraverso i suoni jazz delle produzioni degli anni '70 e '80, influenze hip-hop ed energia punk-rock. BCUC attinge all'inafferrabilità del mondo spirituale degli antenati da cui trae ispirazione ma l'Africa ritratta non è povera, bensì ricca di tradizioni, rituali e credenze.
Jovi - Zithulele Zabanil: voce solista
Hloni - Letlhogonolo Maphunye: coro
Kgomotso - Kgomotso Mokone: coro
Luja - Thabo Saul Ngoepe: grancassa, coro
Skhumbuzo - Ephraim Mahlangu: grancassa
Cheex - Daniel Mangel: congas
Mosebetsi - Mosebetsi Ntsimande: basso