Il berretto a sonagli

Il Berretto a Sonagli fu scritta da Luigi Pirandello nel 1916 in siciliano per il grande Angelo Musco a cui la commedia non piaceva e con la quale non ebbe successo. Poi Pirandello la tradusse in italiano.
Non c’è dubbio che in siciliano questa “commedia nerissima” sia più viva e lancinante.
Lo spettacolo portato in scena da Gabriele Lavia è una mescolanza tra la prima e la seconda versione. Scivolando di qua e di là, tra la lingua italiana e quella siciliana, Il Berretto a Sonagli è il primo esempio radicale di testo italiano “espressionista” amarissimo comicissimo e crudele. Senza le “imbestiature” eccessive pirandelliane (Pirandello usa spesso il verbo imbestiarsi), ci troviamo di fronte a un espressionismo feroce che vuole rappresentare una società “malata di menzogna”, su cui fonda il suo essere e il vivere sociale.
La verità non può trovare casa nella società umana.
Solo un pazzo può dirla… Ma tanto, si sa “…è pazzo!