Lo spettacolo è un rito psicomagico che sancisce il ritorno sul palcoscenico di Beatrice Schiros: attraverso un monologo sfacciato, delicato e amaro, l’attrice tesse le trame di un racconto personalissimo e, al contempo, universale.
Un racconto personalissimo eppure universale, dove ciascuno può trovare pezzi di sé, tra risate e lacrime, perché tutti ci siamo imbarcati in relazioni improbabili, abbiamo perso qualcuno di importante, siamo caduti più e più volte per poi doverci rialzare, siamo figli e viviamo il grande mistero: i genitori, cui tanto dobbiamo, nel bene come nel male.
In questo viaggio teatrale dalle forme essenziali e dalla vitalità vibrante è decisamente forte il legame empatico che si crea tra interprete e pubblico, testimone e complice ideale di un ‘atto curativo’ intimo, sincero e pertanto necessario.
con Beatrice Schiros
di Beatrice Schiros e Gabriele Scotti
coproduzione A.T.I.R. e Teatro Carcano
con il sostegno di NEXT ed. 2024/2025 (progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo)