La voce di Ottavia Piccolo, le parole di Stefano Massini, i suoni dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo per un appuntamento con la grande Storia.
Lo spettacolo racconta l’assassinio dell’onorevole Giacomo Matteotti per mano fascista a partire dalla testimonianza di chi c’era, per ricostruire quanto egli stesso definiva il pericolo più grande: “Il pericolo più grande è quello che non capisci, la malattia che fa morire un uomo è quella che non fa rumore, non ha sintomi, non la senti crescere. Anzi, addirittura ne sorridi”.
Oppositore, pacifista, studioso, amministratore, riformista, visionario, Giacomo Matteotti prese la parola pubblicamente e instancabilmente: una parola capace di smascherare e che pertanto gli valse la vita. Oggi, a cento anni di distanza, sono il teatro e la musica a prendersi l’impegno di parlare.
di Stefano Massini
con Ottavia Piccolo
musiche di Enrico Fink
eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo: Massimiliano Dragoni hammer dulcimer, percussioni
Luca Roccia Baldini basso
Massimo Ferri chitarre
Gianni Micheli clarinetto basso
Mariel Tahiraj violino
Enrico Fink flauto
visual Raffaella Rivi
disegno luci Paolo “Pollo” Rodighiero
scenografia Federico Pian
costumi a cura di Lauretta Salvagnin
regia Sandra Mangini
produzione Argot Produzioni, Officine della Cultura
in co-produzione con Fondazione Sipario Toscana Onlus – La città del Teatro, Teatro Stabile dell’Umbria, Teatro delle Briciole – Solares Fondazione delle Arti
con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura
in collaborazione con Infinito Produzioni