E hai ottenuto quello che / volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos’è che volevi?
Potermi dire amato, sentirmi / amato sulla terra.
(Raymond Carver)
Due coppie di amici sedute a un tavolo parlano davanti a una bottiglia di gin, si scambiano opinioni sull’amore, discutono di dove andare a cena. Ridono, scherzano. A poco a poco le parole, i gesti, i silenzi rivelano tensioni sotterranee di cui non sappiamo e non sapremo origine ed esito, ma che si insinuano nella conversazione e la conducono verso luoghi dell’anima imprevisti. I personaggi del racconto si mettono a nudo, e non hanno niente a cui aggrapparsi se non bicchieri pieni di gin: in materia di amore siamo tutti principianti.
Così saranno i quattro attori davanti al pubblico: nessuna musica di sottofondo, nessun apparato scenografico, nessun coup de théâtre, soltanto un tavolo, quattro sedie, una bottiglia e gli occhi dei presenti tutt’intorno.
Di cosa parliamo quando parliamo d’amore è, con Cattedrale, l’opera più celebre del grande scrittore americano Raymond Carver, considerato uno degli autori di racconti più importanti della letteratura contemporanea.
Lo spettacolo si svolge in abitazioni private e non è acquistabile online. I dettagli verranno comunicati al momento della prenotazione.
un progetto di Claudio Cirri
dall’omonimo racconto di Raymond Carver (Copyright © Raymond Carver, 1981, renewed © Tess Gallagher, 1989, All rights reserved)
traduzione Riccardo Duranti
regia Claudio Cirri
con Maria Bacci Pasello, Luisa Bosi, Fabio Mascagni, Woody Neri
produzione Sotterraneo con il contributo di Fondazione CR Firenze e con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Mic