Inverno 1798. Nel Castello di Dux, in Boemia, un medico esperto di mesmerismo viene chiamato per visitare un uomo ormai al crepuscolo della vita: Giacomo Casanova. Bibliotecario al servizio del Conte di Waldstein da quindici anni, malandato e amareggiato, Casanova trascorre le sue giornate tra vecchi libri e scontri con i cortigiani che gli parlano in una lingua a lui estranea. L’unica impresa che lo appassiona ora è la composizione della Histoire de ma vie, il gigantesco libro di memorie della sua vita, delle sue avventure, dei suoi viaggi e delle sue fughe. Arrivato al settimo volume, Casanova ha iniziato a perdere la memoria e, terrorizzato, ha fatto chiamare il mesmerista per recuperarla. Durante la seduta ipnotica, lo stato di coscienza alterato spalanca le porte della memoria di Casanova, ma i ricordi che affiorano non sono quelli descritti nei suoi Mémoires: sono visioni, premonizioni, apparizioni. Il medico ascolta la storia di Casanova, una storia popolata di fantasmi, un viaggio in cui compaiono personaggi del suo passato quali il frate Balbi, la giovane amata Henriette e l’esoterica Marchesa D’Urfé. Ma è davvero la memoria ciò che Casanova cerca? O forse, giunto alla fine del viaggio, l’unico vero sollievo è l’oblio?
Giacomo Casanova è sempre stato un inno alla vitalità: avventuriero, amante, giocatore d’azzardo, latitante, soldato di ventura, filosofo itinerante – la sua esistenza è sempre attraversata da un desiderio incontenibile e sfuggente: un’inquietudine, una continua fuga in avanti. Ora, nell’ultimo atto della sua vita, quell’inquietudine diventa emblema di una ribellione disperata contro la mortalità.
di Fabrizio Sinisi
liberamente ispirato a Storia della mia vita di Giacomo Casanova
regia Fabio Condemi
con Sandro Lombardi e (in ordine alfabetico) Marco Cavalcoli, Simona De Leo, Alberto Marcello, Betti Pedrazzi
per la prima volta in scena Edoardo Matteo
scene e drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich
costumi Gianluca Sbicca
disegno luci Giulia Pastore
musiche e sound design Andrea Gianessi
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
coproduzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Compagnia Lombardi-Tiezzi