Cosa fare quando uno spettacolo di danza, un quintetto, si ritrova senza danzatori?
Quintetto mette in discussione il ruolo dell’arte e dello spettacolo dal vivo nella nostra società, limitata nella sua creatività. E se il pubblico, all’improvviso, non fosse più pubblico? Come funziona il teatro in tempi di crisi? Quest’opera fonda la sua poetica sull’inversione dei ruoli, sulla capacità di far ridere del dramma e di far emergere una reazione al tempo stesso toccante e resistente di fronte a condizioni avverse. Una partitura smontata e rimessa in piedi ogni volta, con ironia, intelligenza e leggerezza. Si ride, si danza, si riflette sulla precarietà dell’arte, sulla bellezza del fare insieme. Un esperimento che è gioco, performance e affondo sul presente.
Quintetto, vincitore del Be Festival di Birmingham, è stato selezionato tra le “Top 10 Comedy” dal Guardian e continua a girare l’Europa con il suo spirito dissacrante e coinvolgente.
coreografia, testo e interpretazione Marco Augusto Chenevier
co-direzione artistica Alessia Pinto
accompagnamento coreografico Christine Bastin
costumi Ignazio Iannarino
luci Sébastien Lamy
collaborazione artistica Francesca d’Apolito
produzione Cie les 3 Plumes con il sostegno della Regione autonoma Valle d’Aosta