Due case una accanto all’altra, due ragazzi coetanei che non si sono mai parlati. Una distanza imposta dagli adulti, ma un filo invisibile li tiene legati.
Anni dopo, Oscar De Summa ricorda Mariarosaria – studiosa, appassionata di filosofia e pianoforte – e inizia a scriverne. Scopre che proprio quel giorno lei è morta.
Nasce così uno spettacolo che intreccia memoria e fisica quantistica, amore e perdita, interrogandosi sui legami che resistono al tempo e alla morte. «Se due particelle restano a lungo in relazione, anche se separate, continuano a influenzarsi», scrive l’autore.
Forse anche le vite, come le particelle, restano legate per sempre. De Summa prova a dare voce a quel legame, come se raccontarlo fosse l’unico modo per non farlo svanire.
di e con Oscar De Summa
progetto luci e scene Matteo Gozzi
progetto sonoro Oscar De Summa
produzione Atto Due ETS, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il contributo di GialloMare Minimal Teatro, Fondazione Armunia, Pimoff Milano, ATER Fondazione
foto di Matteo Luppi