Wabi-Sabi e The Fridas, seppur diversi per struttura - il primo è un trio e il secondo un duetto - condividono un percorso profondo di esplorazione dell’identità umana nella sua complessità. Sofia Nappi nella sua scrittura coreografica intreccia contrasti e armonie indagando le fragilità e la molteplicità dell’essere.
The Fridas è ispirato al dipinto Le due Frida di Frida Kahlo, ed esplora il complesso tema dell’identità umana attraverso un rapporto di complicità e contrasto tra due danzatori. Movimenti speculari e divergenti incarnano conflitti e armonie interiori, così come l’espressività fisica e l’uso dello spazio. Il rapporto tra i due personaggi va oltre il semplice dualismo. Attraverso gesti che rivelano intimità e vulnerabilità, sfidando le convenzioni sulla mascolinità, i danzatori attraversano stati emotivi e diventano veicolo espressivo delle migliaia di sfaccettature contenute in ogni singolo individuo.
"Wabi-Sabi", dal giapponese, offre una visione del mondo incentrata sull'accettazione della transitorietà delle cose e sulla ricerca della bellezza nell' imperfetto, effimero e incompleto delle nostre vite. La coreografia esplora il nostro viaggio di vita come individui, perlopiù in costante insoddisfazione e in diversi stadi di tormento, e propone una riflessione sulla nostra esistenza. L'accettazione dell'essenza della nostra natura e della bellezza che si può trovare nell’imperfezione, porta crescita, rinnovamento e gioia.
The Fridas
coreografia Sofia Nappi
in collaborazione con i danzatori Paolo Piancastelli, Adriano Popolo Rubbio
assistente alla coreografia Glenda Gheller
costume design Adriano Popolo Rubbio
realizzazione costumi Adriano Popolo Rubbio, Adelaide D’Ago
luci Alessandro Caso
produzione Komoco
coproduzione Festival Danza in Rete – Teatro Comunale Città di Vicenza
con il sostegno di Oriente/Occidente, Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto
residente a progetto presso Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza Scenario Pubblico/CZD
Wabi Sabi
coreografia Sofia Nappi
danzatori Glenda Gheller, Adriano Popolo Rubbio, Paolo Piancastelli
disegno luci Alessandro Caso
costumi Sofia Nappi
produzione Sosta Palmizi, Komoco
con il sostegno New Master Ballet con il comune di Sestri Levante, KOMMTANZ/Passo Nord residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni
in collaborazione con Comune di Rovereto
premi Menzione Speciale per il Premio Theodor Rawyler 2020
selezionato da L’Italia dei Visionari Kilowatt Festival 2022